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"Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere."
(Charles Baudelaire)

"Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; se non succede niente si beve per far succedere qualcosa."
(Charles Bukowski)

Aperitivo Long Drinks Coffee in Good Spirits

Spritz
Aperol / Campari / Hugo

1/3 Aperol / Campari / Sciroppo di Sambuco
1/3 Prosecco
1/3 Soda

Andando a ritroso nel tempo, pare che ad aver contribuito alla diffusione dello Spritz siano stati i soldati dell'Impero austriaco d'istanza in quella che fu la Repubblica Serenissima i quali, per stemperare l'elevata gradazione alcolica dei vini veneti, li avrebbero allungati con seltz; da qui, l'origine del nome che dovrebbe derivare dal verbo "spritzen", che signicica "spruzzare", il gesto appunto di allungare il vino con l'acqua.
Da Venezia, la bevanda si sarebbe diffusa in tutta la regione con l'introduzione progressivo di varianti, come ad esempio il tocco di colore dato dall'Aperol, dal Campari, dalla China, dal Cynar, etc.

Americano

1/3 Bitter Campari
1/3 Vermouth Martini rosso
1/3 Soda

Nato in Italia intorno agli anni '50, deve il suo nome probabilmente alla vittoria di Primo Carnera ai mondiali di pugilato per i pesi massimi, al Madison Square Garden.
Varianti di questa ricetta sono il Milano-Torino dove si sostituisceil classico Martini con un ottimo Carpano Antica Ricetta (che ricorda il gusto dei vermouth di un tempo), oppure lo Sbagliato dove è invece l'acqua (o la soda) a essere sostituita in favore dell'uso di un prosecco brut.

Negroni

1/3 Bitter Campari
1/3 Vermouth Martini rosso
1/3 Gin

Nacque a Firenze tra il 1920 e il 1925 ad opera del barman Luigi Scarselli, il quale per soddisfare le richieste del Conte Negroni, che amava correggere il C&C (Cinzano Vermouth con Campari Bitter) con una buona dose di Gin. Ottenere così la miscela, poi perfezionata e denominata appunto Negronni, in onore di colui che, senza saperlo, l'aveva inventata.

Garibaldi

3/10 Bitter Campari
7/10 Succo d'arancia

Molto amato dai consumatori per le sue proprietà dissetanti, fu inserito nei ricettari IBA del 1987 e 1993.
L'unica controversia che caratterizza questa bevanda è legata alla scelta della varietà d'arancia: alcuni preferiscono il succo dell'arancia Sanguinella, per il colore rosso acceso, altri invece preferiscono le varietà frutto dal colore biondo.

Bellini / Rossini / Kyr Royal

6-7-8/10 Prosecco
4-3-2/10 Succo di Pesca / Fragola / Crème de Cassis

Il caffè decaffeinato è adatto a tutti coloro che non vogliono rinunciare alla tazza di caffè ma devono necessariamente assumere basse quantità di caffeina.

Gin Tonic / Gin Lemon

4/10 Gin
6/10 Acqua Tonica / Acqua Tonica al Limone

Pare sia stato inventato da alcuni ufficiali della Marina inglese, che nel 1750, dopo le campagne coloniali, presero l'abitudine di utilizzare il Gin per combattere la febbre. A quei tempi le navigazioni erano lunghe e in stiva si consumavano prodotti non freschi, soprattutto senza una delle vitamine più importanti: la vitamina C, utile a prevenire lo scorbuto.
Fu l'ammiraglio Nelson ad avere l'idea di miscelare al gin il limone (si aggiungeva, alla ricetta originale dell'epoca, anche la pianta della china): l'alcool era capace di conservare la vitamina e quindi prevenire la malattia.
Ancora oggi i marinai inglesi vengono soprannominati "Limey" per l'usanza della Royal Navy di distribuire succo di lime.

White Lady

5/10 Gin
3/10 Cointreau
2/10 Succo di limone

Varie sono le nazioni che rivendicano la paternità del White Lady, ma io (da buon italiano nonchè buon ciclista!) farò riferimento al celebre Fausto Coppi (che potrete trovare nella famosa foto del passaggio di borraccia con Bartali, all'interno del bar) e alla sua scandalosa relazione extra-coniugale con Giulia Occhini, detta appunto la "Dama Bianca".
Per gli americani invece, la "Lady" in questione è Ella Fitzgerald che vestita di bianco cantava la famosa canzone di Duke Ellington "Sophisticated Lady".

Cuba Libre

5-6 cl Rhum bianco
1 cl Succo di lime
Coca-Cola

"Cuba Libera" secondo alcuni fu ideato per festeggiare l'indipendenza dalla Spagna verso la fine del 1800, ottenuta grazie all'aiuto degli Stati Uniti.
Un barman cubano miscelò la Coca-Cola (prodotto americano) con il rhum (tipicamente cubano) per unire simbolicamente le due nazioni.
Un'altra versione ricorda invece il giornale rivoluzionario "Cuba Libre" fondato da Julio Antonio Mella, nel 1928.
Ad ogni modo, pare comunque che le versioni concordino sul motivo scaturente e cioè il festeggiamento alla "Cuba libera" da parte dei soldati impiegati sull'isola

Long Island Iced Tea

1,5 cl Tequila
1,5 cl Vodka
1,5 cl Rhum chiaro
1,5 cl Triple Sec
2,5 cl Succo di limone
Sciroppo di zucchero
Coca-Cola

Viene servito per la prima volta nei tardi anni '70 da Robert "Rosebud" Butt, un barman dell'Oak Beach Inn, nella città di Babylon, Long Island, New York.
Nasce nel periodo del proibizionismo imposto negli Stati Uniti, il suo colore è dato da (poca) Cola che fa apparire il cocktail come un the freddo (e quindi l'impressione che sia analcolico): un ottimo metodo per prendersi beffa dei controlli!
Le varianti sono davvero tante: dal "Japanese" (verde grazie al Midori), al "Jersey" (più scura per via dello Jagermeister), "Alaskan" (azzurro per il blue di caracao), "Tennessee" (aggiunta di Jack Daniels) e tante altre.
Tanti validi motivi per farsi un "the freddo"!!!

Tequila Sunrise

3/10 Tequila
6/10 Succo d'arancia
1/10 Granatina

Anni '50, Phoenix, Arizona. Fu proprio all'Arizona Biltmore che venne preparato per la prima volta nel 1973. Gli Eagles (band rock statunitense) fanno uscire un singolo chiamato proprio "Tequila Sunrise".
1988, Mel Gibson e Michelle Pfeiffer producono un film dal titolo "Tequila Sunrise".
Numerosi sono gli aneddoti legati a questo drink. Il nome letteralmente significa "sole che sorge" e la sua nota cromatica, la sfumatura di rosso e arancione che parte dalla granatina sul fondo per terminare col succo d'arancia in superficie, vuole ricordare proprio i colori caldi del sole.

Moscow Mule

4,5 cl Vodka
2-3 cucchiai di zucchero fine
2-3 fette sottili di cetriolo
2 spicchi di lime
top con Ginger Beer

Il Moscow Mule (o "mulo") nasce probabilmente negli anni '50 quando negli USA scoppia la mania per le bevande a base di Vodka.
Più esattamente gli ideatori del drink sono due: John G. Martin della GF Heublein Brothers Inc. (azienda di distillati e distributrice di alimenti) e John "Jack" Morgan, Presidente della Cock'n'Bull (produttrice di Ginger Beer), nonché proprietario di un bar nella Sunset Boulevard a Los Angeles, locale molto in voga tra i VIP.
Il luogo di nascita è stato il New York's Chatham Hotel. Correva l'anno 1941 quando si inizia a diffondere la Ginger Beer, prodotta da Jack Morgan. Tre amici erano al bar Chatham: John "Jack" Morgan, presidente della Cock'n'Bull e titolare dell'Hollywood Cock'n'Bull Restaurant; l'altro era John G. Martin, presidente della GF Heublein Brothers Inc. di Hartford, Connecticut; ed infine il terzo era Rudolph Kunett, presidente della Smirnoff Pierre, produttrice di Vodka russa. Tra antipasti e lumache, Martin e Kunett ragionavano sugli accostamenti della vodka con birra allo zenzero e lime. Così fattosi portare del ghiaccio, il drink è stato subito provato.
Una volta sollevati i bicchieri, contato fino a 5, l'intruglio è stato mandato giù. Per l'occasione è stato battezzato "Moscow Mule"."
Il Moscow Mule è stato uno dei drink più diffusi a Los Angeles, tanto che in un articolo di Insider Hollywood, si scrive: "C'è una nuova bevanda che impazza nella colonia dei film e si chiama 'Moscow Mule'" (Gwynn, 27 Dicembre 1942). Nel 1943 The Nevada State Journal aggiunge: "E' il "Mulo" che sta diventando uno dei cocktail più popolari." (12 Ottobre 1943).

Black Russian

7/10 Vodka
3/10 Kahlua

Nato nel 1949 dalla fantasia del celebre barman belga Gustave Tops, che lo creò all'Hotel Metropole di Bruxelles in onore di Pearl Mesta, ambasciatore degli Stati Uniti in Lussemburgo, deve il suo nome all'epoca nera della guerra fredda contro il gigante sovietico.
Questo drink, considerato il capostipite dei miscelati al caffè, entrò nel gotha dei cocktails mondiali solo con la seconda codifica IBA.
Il miglior consumo è dopo cena, nelle calde notti estive.

White Russian

5/10 Vodka
3/10 Kahlua
2/10 Crema di latte

Nato negli anni '60, è la variante del vecchissimo e collaudatissimo Black Russian.
Possiamo dire che se il Black Russian sta al caffè espresso, il White Russian è la sua variante "macchiata" con crema di latte in sospensione.
Una volta inseriti nel bicchiere Old Fashioned la vodka, la Kahlua e il ghiaccio, si dà una leggera mescolata e, con un cucchiaino rovesciato, si versa la crema di latte, in maniera tale che rimanga in sospensione.

Vodka Martini

8/10 Vodka
2/10 Vermouth Martini Dry

L'origine del nome è combattuta. Qualcuno dice sia il nome del barista italiano che per primo, nella New York del 1912, l'avrebbe preparato per John D. Rockefeller. Altri dicono derivi dal celebre cocktail di Jerry "The Professor" Thomas, il Martinez (del 1850). Secondo altri il Martinez fu trasformato in Martini da Julio Richelieu nel 1870, altri ancora dicono sia legato con la "Martini & Rossi".
Esistono diverse varianti come lo "Sweet Martini", il "Martini Perfect", il "Medium Martini", oltre al "Martini Vodka", la cui variante è il Vesper cocktail, divenuto celbre poichè è il cocktail preferito da James Bond: "Shaken, not stirred!".
"Un bicchiere di Dry Martini, 3 parti di Gordon's Gin, 1 parte di vodka, 1/2 di Kina Lillet, il tutto shakerato finchè non è ben ghiacciato, con sottile scorza di limone alla fine.", questo è il "Vesper Lyndt" di "Casinò Royale".

Maglia Rosa

4/10 Vodka
3/10 Succo d'arancia
2/10 Succo di limone
1/10 Sciroppo di zucchero

Basta parlare di cocktails inventati da altri, veniamo piuttosto al primo cocktail inventato dal BaristaAnonimo!
In cuor suo, il BaristaAnonimo è un amante della bicicletta e un cicloamatore vero, e quindi quando nel 2015 il Giro d'Italia ha fatto sosta ad Imola non poteva crederci!!! Ha dovuto e voluto tributare un drink al passaggio della carovana ciclistica (proprio davanti al suo bar!).
Il drink, rosa come la malia del primo ciclista della classifica generale del Giro, è un connubio di numerose fragranze amate dal BaristaAnonimo: arancia sanguinella siciliana, limone e un tocco di frutto della passione. Una scorzetta di limone o una "ruota" di lime la guarniziione di questo dissetante drink! Enjoy!

Dark Violet

2/10 Vodka
1/10 Passoa
1/10 Peach Tree
2/10 Blue Curacao
2/10 Sweet'n'Sour
2/10 Granatina
Top di soda al limone

La violetta è l'ispirazione di questo cocktail. Un colore a tratti cupo ma nella realtà molto vivace, dalle note aromatiche dolci e intense. Un mix alchemico che vi farà innamorare!

Coffee Negroni

2 cl Bitter del Ciclista
2 cl Vermouth ambrato
2 cl Gin Tanqueray
3 cl Frangelico
5 cl Caffè 100% arabica Etiopia Sidamo, estratto a freddo

Questa "variazione sul tema" del più classico Negroni, grazie al vermouth ambrato, alle note di nocciola del Frangelico, ma soprattutto all'aggiunta di caffè 100% arabica Etiopia Sidamo estratto a freddo (con infusione di 12 ore), smussa e arrotonda la robustezza alcolica del cocktail, lasciando in bocca un buonissimo aroma di caffè.

Espresso Martini

5 cl Vodka Moskovskaya
3 cl Kahlua
1 cl Zucchero liquido
1 espresso 100% arabica specialty Pacamara del Colombia

Il cocktail si fa "espresso" e sceglie l'eleganza della coppetta da cocktail. Un incontro tra la vodka russa e uno specialty coffee della Colombia, dalle note agrumate e cioccolato. Pochi secondi di energica shakerata per unire aromi così geograficamente lontani in un drink da gustare sorso dopo sorso.

Russo bianco

5 cl Vodka Moskowskaya
2 cl Kahlua
Latte (o panna)
4 cl caffè 100% arabica Kenya AA

Nato come variante del Black Russian, il White Russian ha un gusto più delicato e dolce grazie all'aggiunta della crema di latte in superficie.
Per ingentilire ancora di più questo "russo bianco", aggiungiamo anche una tazzina di caffè 100% arabica del Kenya, estratto a freddo (con infusione di 9 ore).
Preparato direttamente nel bicchiere di servizio, è un ottimo cocktail after dinner.

Alessandro

3 cl Vecchia Romagna Etichetta Nera
3 cl Crème de Cacao scura
3 cl Panna
1 espresso 100% robusta dell'isola di Java

Un cocktail in omaggio a mio figlio, Alessandro, un twist del più famoso "Alexander" appunto.
Un drink dal carattere deciso incontra la forza misteriosa di un caffè dell'isola di Java, le cui note aromatiche vengono esaltate dalla noce moscata grattugiata all'ultimo in superficie.
Forza e dolcezza vengono miscelate insieme vigorosamente per un drink dalla cremosità soffice, come l'abbraccio di un figlio.


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I cocktails del Baccanale 2021

Baccanale 2021

Coffee Negroni

2 cl Bitter del Ciclista
2 cl Vermouth ambrato
2 cl Gin Tanqueray
3 cl Frangelico
5 cl Caffè 100% arabica Etiopia Sidamo, estratto a freddo

Questa "variazione sul tema" del più classico Negroni, grazie al vermouth ambrato, alle note di nocciola del Frangelico, ma soprattutto all'aggiunta di caffè 100% arabica Etiopia Sidamo estratto a freddo (con infusione di 12 ore), smussa e arrotonda la robustezza alcolica del cocktail, lasciando in bocca un buonissimo aroma di caffè.

Espresso Martini

5 cl Vodka Moskovskaya
3 cl Kahlua
1 cl Zucchero liquido
1 espresso 100% arabica specialty Pacamara del Colombia

Il cocktail si fa "espresso" e sceglie l'eleganza della coppetta da cocktail. Un incontro tra la vodka russa e uno specialty coffee della Colombia, dalle note agrumate e cioccolato. Pochi secondi di energica shakerata per unire aromi così geograficamente lontani in un drink da gustare sorso dopo sorso.

Russo bianco

5 cl Vodka Moskowskaya
2 cl Kahlua
Latte (o panna)
4 cl caffè 100% arabica Kenya AA

Nato come variante del Black Russian, il White Russian ha un gusto più delicato e dolce grazie all'aggiunta della crema di latte in superficie.
Per ingentilire ancora di più questo "russo bianco", aggiungiamo anche una tazzina di caffè 100% arabica del Kenya, estratto a freddo (con infusione di 9 ore).
Preparato direttamente nel bicchiere di servizio, è un ottimo cocktail after dinner.

Alessandro

3 cl Vecchia Romagna Etichetta Nera
3 cl Crème de Cacao scura
3 cl Panna
1 espresso 100% robusta dell'isola di Java

Un cocktail in omaggio a mio figlio, Alessandro, un twist del più famoso "Alexander" appunto.
Un drink dal carattere deciso incontra la forza misteriosa di un caffè dell'isola di Java, le cui note aromatiche vengono esaltate dalla noce moscata grattugiata all'ultimo in superficie.
Forza e dolcezza vengono miscelate insieme vigorosamente per un drink dalla cremosità soffice, come l'abbraccio di un figlio.